Nel 2011 il Nord Africa e il Medio Oriente furono attraversati dalle Primavere Arabe e migliaia di persone raggiunsero l’Europa; l’Italia decretò l’Emergenza Nord Africa per gestirne l’arrivo. Nello stesso anno, l’autore iniziò la sua carriera di operatore-ricercatore in un Centro di accoglienza creato in Lombardia per accogliere i richiedenti asilo giunti nel nostro Paese.
A partire da quest’esperienza, Davide Biffi descrive il lavoro nei servizi dedicati ai richiedenti asilo e ai rifugiati, raccontando sia la concretizzazione quotidiana delle politiche caratterizzate da forme di controllo, esclusione e discrezionalità, sia la creatività, la professionalità e la cura che contraddistinguono il lavoro degli operatori impiegati nei servizi destinati a richiedenti asilo e rifugiati. Ogni tema è esplorato a partire dall’etnografia dei campi di lavoro attraversati dall’autore, in un dialogo costante con la disciplina antropologica.
Il risultato è un’auto-etnografia delle migrazioni e del sistema dell’accoglienza, intrecciata costantemente con la riflessione sulle questioni politiche ed etiche sul ruolo pubblico dell’antropologia e degli antropologi.