Il volume mette in valore le scelte che nella quotidianità di un servizio per l’infanzia aprono agli occhi dei bambini e degli adulti piccole bellezze. Sono aspetti che offrono una gratificazione estetica ed emozionale e rappresentano di fatto occasioni per stare bene e per dare attenzione a ciò che l’esperienza del mondo consente.
Assumere nei contesti educativi il valore del bello significa affinare la sensibilità e l’immaginazione dei bambini, alimentando così il loro potenziale espressivo, incoraggiando la capacità di riconoscere la bellezza, ma anche di preservarla, custodirla, condividerla.
Educare alla bellezza e con la bellezza richiede un nuovo modo di pensare gli spazi e le opportunità dei servizi per l’infanzia e della scuola in generale, per evitare banalità e ridondanza e prediligere cura e piacevolezza. Gli educatori devono essere sostenuti a dare attenzione nelle loro pratiche alla dimensione estetica e a ricercare, nei luoghi che accolgono i bambini, occasioni che connettono curiosità ed emozioni, percezioni e apprendimenti.
Creare un ambiente amabile e bello richiede un’intenzionalità pedagogica nutrita da riflessioni che derivano dalle convinzioni e dalle competenze culturali degli educatori, i quali per primi devono essere capaci di uno sguardo aperto alla bellezza.
La bellezza di un luogo educativo è quindi la conferma di una professionalità, ricca, aperta, che sa evolvere.